L'infezione superficiale della pelle causata da funghi (dermatofitosi, tigna) è una delle malattie dermatologiche più sospettate e diagnosticate nel cavallo.
Ma è realmente così?
No, i casi di micosi realmente confermati sono in realtà pochi (circa l'8%) delle malattie dermatologiche equine. Quando il cavallo perde il pelo a chiazze e/o si gratta, o presenta forfora o croste, la prima cosa che viene in mente è che possa essere una micosi. Ma per essere sicuri è necessario confermare la presenza del fungo, anche perchè questa malattia è facilmente trasmissibile ad altri animali e all'uomo.
Per farlo, la visita dermatologica deve essere accompagnata da alcuni esami tra cui l'esame microscopico del pelo (tricogramma), l'esame citologico, la coltura ed eventualmente la ricerca con PCR o una biopsia.
Questi esami permettono di discriminare tra infezione fungina e altre malattie come infezioni batteriche, allergie, sarcoidi, cheratosi e altre cause di alopecia. Soltanto una volta stabilito che si tratta di dermatofitosi è opportuno procedere con la terapia antifungina.
Iniziare la cura senza aver accertato la diagnosi può causare complicazioni e ritardi nella diagnosi corretta e nella terapia in caso il cavallo sia affetto da altre malattie della pelle, anche se l'aspetto delle macchie è simile ad una micosi. Il trattamento è topico ma la scelta del farmaco da usare e la durata della terapia sono stabilite dal Medico Veterinario in base all'entità e allo stadio evolutivo delle lesioni.
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